1 Febbraio 2012
Insediata la commissione per i vini DO
“Il vino siciliano si qualifica sempre di più”. Con queste parole il direttore generale dell’Istituto Regionale dei Vini e degli Oli di Sicilia, Dario Cartabellotta, commenta l’insediamento delle commissioni di degustazione dei vini a Denominazione di Origine. Commissione che si è messa già al lavoro consegnando la certificazione DO ad otto vini della Sicilia orientale.
Secondo quanto previsto dal decreto, sono due le commissioni: una per la Sicilia occidentale ed una per la Sicilia orientale. Quest’ultima, presieduta dal dottore Giuseppe Cicero, si è riunita ieri mattina, martedì 31 gennaio, presso i locali dell’Istituto. Gli otto campioni presentati, nello specifico due DO Etna, un Cerasuolo di Vittoria classico, tre Cerasuoli di Vittoria e tre di Vittoria, sono stati dunque tutti promossi.
“Abbiamo puntato alla riduzione dei tempi e dei costi, – spiega Cartabellotta – in nome ovviamente di una maggiore efficienza che non fa altro che innalzare la qualità dei vini di Sicilia”. Tutto adesso si svolge dentro l’Istituto ed in soli venti giorni. La gestione delle commissioni d’assaggio infatti non è più di competenza, come è noto, delle Camere di Commercio. L’iter adesso per ottenere la certificazione DO inizia prima di tutto con l’utilizzo dell’interfaccia telematica del portale (www.vitevino.eu) dedicato alle aziende. Qui ogni singola cantina, utilizzando una propria password, si collega e carica le giacenze e le etichette per le quali desidera ricevere la certificazione. Entro tre giorni dalla richiesta un tecnico (sono venticinque in tutta l’Isola) avrà il compito di prendere i campioni. “Sei bottiglie – spiega Lucio Monte del laboratorio dell’Istituto – che entro 24 ore saranno consegnate alla segreteria tecnica ed ai laboratori di Palermo o di Marsala per analizzarle”. E’ solo dopo l’analisi che si riunisce la commissione per il parere finale che determinerà il riconoscimento DO o meno. “Competenza, indipendenza ed imparzialità sono le caratteristiche fondamentali di questo lavoro”, tiene a sottolineare Cartabellotta. Per far parte della commissione occorre essere tecnici di degustazione iscritti regolarmente agli albi, tenuti dalla Regione, con almeno due anni di esercizio o titoli di studio in ambito di viticoltura ed enologia con almeno due anni di attività come degustatore.
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